Indicazioni specifiche per conflitto femoro-acetabolare

Se il tuo problema è il conflitto femoro acetabolare (quello più comune) ecco le indicazioni che ti possono essere utili.

Torna in questa pagina ogni volta che vuoi, è il tuo punto di riferimento.

Che ESERCIZI ti servono, come farli e dove trovarli

Come dico nel video, ci servono esercizi per:

  • rendere più “sciolti” i muscoli
  • rinforzare i muscoli che lavorano sull’anca
  • rinforzare i muscoli lombari

Nella guida, gli esercizi sono proprio suddivisi in “esercizi di allungamento muscolare”, “esercizi di rinforzo”, e così via…

Ciascuna sezione, o “blocco”, è composto da massimo 3-5 esercizi.

Il modo più semplice per fare un lavoro completo è di fare una sezione al giorno (quindi 3-5 esercizi al giorno).

In questo modo avrai “coperto” tutti gli aspetti del problema.

In pratica, il tuo compito sarà:

un giorno gli esercizi della sezione “allungamenti“. Trovi la sezione nell’indice, o cliccando QUI

un giorno gli esercizi della sezione “rinforzo semplice“. Trovi la sezione nell’indice, o cliccando QUI

Se ogni tanto vuoi mettere un giorno di pausa, magari perché senti la gamba affaticata o indolenzita dal lavoro, non c’è nessun problema.

L’idea di “un gruppo di esercizi al giorno” nasce solo per rendere più semplice il formarsi di una abitudine.

Importante sugli esercizi di rinforzo

In alcuni soggetti con forte conflitto femoro acetabolare, gli esercizi di “abduzione” , ovvero quelli in cui si porta la gamba in fuori, risultano particolarmente fastidiosi  e/o dolorosi.

Se noti dolore ben percepibile quando porti la gamba in fuori, evita questo esercizio, e fai soltanto gli altri. 

Se noti solo un lieve fastidio, puoi provare a continuare e vedere se si riduce di volta in volta.

Per quanto proseguire, e come

Il conflitto femoro-acetabolare è una caratteristica anatomica, quindi non c’è sicuramente una vera e propria “fine” al problema.

Di conseguenza, portare avanti gli esercizi come abitudine di vita, non è affatto una cattiva idea.

Gli esercizi  possono essere “progrediti” teoricamente all’infinito, o fino a quando non sei diventato un super-atleta ultra-flessibile.

Siccome è un po’ improbabile che accada, ti basterà portare avanti le versioni di mano in mano più difficili degli esercizi.

Ovviamente, può essere che la problematica prosegua comunque, e che un domani serva un intervento di sostituzione protesica: purtroppo ad oggi non possiamo evitare l’usura delle articolazioni, nè far ricrescere le cartilagini.

Ma con un buon lavoro riabilitativo, come quello di questa guida, avrai la certezza di arrivare all’intervento nelle migliori condizioni possibili.

Altri aiuti (integratori, alimentazione & co.)

Non illudiamoci eccessivamente: seppure ci siano margini di miglioramento anche grazie ad accorgimenti sul “metabolismo”, spesso l’impatto di queste strategie è marginale, o almeno molto minore degli esercizi.

Di conseguenza, prova a dare un’occhiata alla sezione “metabolismo” (la trovi nell’indice della guida) : ci sono suggerimenti utili che ti possono essere di aiuto anche in questo caso.

L’eterno dilemma degli “integratori per la cartilagine“, è difficile da risolvere: alcuni studi ne supportano l’utilizzo, altri lo sconsigliano..

Una buona “via di mezzo” è costituita dall’approccio “prova ma non aspettarti miracoli”.

Per verificare se gli integratori a supporto della cartilagine ti possono aiutare, conviene utilizzare quello più studiato: la glucosammina.