Se il tuo problema è la DISPLASIA ecco le indicazioni che ti possono essere utili.
Torna in questa pagina ogni volta che vuoi, è il tuo punto di riferimento.
In caso di displasia, ci servono esercizi per:
Nella guida, gli esercizi sono proprio suddivisi in “esercizi per rendere più mobile l’articolazione”, “esercizi di rinforzo”, e così via…
Ciascuna sezione, o “blocco”, è composto da massimo 3-5 esercizi.
Il modo più semplice per fare un lavoro completo è di fare una sezione al giorno (quindi 3-5 esercizi al giorno).
In questo modo avrai “coperto” tutti gli aspetti del problema.
In pratica, il tuo compito sarà:
Se ogni tanto vuoi mettere un giorno di pausa, magari perché senti la gamba affaticata o indolenzita dal lavoro, non c’è nessun problema.
L’idea di “un gruppo di esercizi al giorno” nasce solo per rendere più semplice il formarsi di una abitudine.
Ovviamente, può essere che la problematica prosegua comunque, e che un domani serva un intervento di sostituzione protesica: purtroppo ad oggi non possiamo evitare l’usura delle articolazioni, nè far ricrescere le cartilagini.
Ma con un buon lavoro riabilitativo, come quello di questa guida, avrai la certezza di arrivare all’intervento nelle migliori condizioni possibili.
La displasia, che conduce all’artrosi, è un problema cronico, che non ha un vero e proprio inizio, ma soprattutto non ha una vera e propria fine.
Di conseguenza, portare avanti gli esercizi come abitudine di vita, non è affatto una cattiva idea.
Se la tua artrosi è lieve, potresti notare che dopo 2-3 mesi gli esercizi di mobilizzazione sono diventati troppo semplici: in quel caso puoi anche abbandonare quella sezione.
Gli esercizi di allungamento e di rinforzo possono essere “progrediti” teoricamente all’infinito, o fino a quando non sei diventato un super-atleta ultra-flessibile.
Siccome è un po’ improbabile che accada, ti basterà portare avanti le versioni di mano in mano più difficili degli esercizi.
Non illudiamoci eccessivamente: seppure ci siano margini di miglioramento anche grazie ad accorgimenti sul “metabolismo”, spesso l’impatto di queste strategie è marginale, o almeno molto minore degli esercizi.
Di conseguenza, prova a dare un’occhiata alla sezione “metabolismo” (la trovi nell’indice della guida) : ci sono suggerimenti utili che ti possono essere di aiuto anche in questo caso.
L’eterno dilemma degli “integratori per la cartilagine“, è difficile da risolvere: alcuni studi ne supportano l’utilizzo, altri lo sconsigliano..
Una buona “via di mezzo” è costituita dall’approccio “prova ma non aspettarti miracoli”.
Per verificare se gli integratori a supporto della cartilagine ti possono aiutare, conviene utilizzare quello più studiato: la glucosammina.